EthnoCloud Globe From Cultural Roots to Fusion EthnoCloud Listening
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Photo by: Mephitis Ensemble
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Music and words, a mass in honor of the goddess Mefite: sax, percussion, bass, and guitars, four musicians, or rather four adepts who, with roots from World Music strongly imbued with jazz sounds, will accompany you by the hand to the underworld: the Valley of Ansanto in the green Irpinia, between cult and legend.

Andrea Marchesino - Guitar

Matteo Marseglia - Sax

Giovanni Scamardella - Bass

Davide Roberto - Percussion and Voice
http://www.davideroberto.net

ITA

Musica e parole, una messa in onore della dea Mefite: sax, percussioni, basso e chitarre, quattro musicisti, o meglio, quattro adepti che con brani di radice World Music fortemente impregnati da sonorità jazz, vi accompagneranno per mano dentro la bocca degli inferi: la Valle d’Ansanto nella verde Irpinia, tra culto e leggenda.

“Est locus Italiae medio sub montibus altis, nobilis et fama multis memoratus in oris, Amsancti valles” “C’è un posto nel mezzo dell’Italia sotto alti monti, nobile e celebrato per fama in molte contrade, la valle di Ansanto”

Publio Virgilio Marone.

Il progetto “Mephitis – Piccola Raccolta di Brani Mortali” nasce dalla necessità di raccontare una storia, quella della Mefite della Valle d’Ansanto. Poco conosciuta ai più, questa valle si trova nell’Irpinia del Nord vicino all’epicentro del terremoto che devastò quel territorio negli anni '80. Una valle pluricitata da molti autori latini, uno su tutti Virgilio che nell’Eneide la descrive come la bocca dell’inferno per via di questioni politiche legate alla popolazione che in quei tempi occupava quelle terre: i Sanniti.

Ma cos’è davvero la valle della Mefite? Una solfatara, o quasi. In mezzo al fitto verde dell’Irpinia si sprofonda nel bianco cenere della valle dove la pioggia, le esalazioni tossiche e il terreno fortemente argilloso hanno dato vita a queste pozze bullicanti. Fin dall’antichità l’acqua piovana che si depositava nella Valle veniva utilizzata per curare ogni genere di malattia e di epidemia come rimedio magico e divino. Per poter beneficiare di quest’acqua miracolosa bisogna scendere nella valle, dove sia per la conformazione geologica, sia per le esalazioni tossiche è davvero pericoloso addentrarsi.

"Le pozze bullicanti non sono mai secche. Si rigenerano, sempre. Fin quando gli animali andranno a dormire ai piedi della Dea, essa non smetterà mai di piangere la maledizione che l'affligge. Una solitudine beffarda e infame quella di Xoanon, la donna che soffocava i suoi affetti nel suo stesso pianto."

Andrea Marchesino - Chitarra

Matteo Marseglia - Sax

Giovanni Scamardella - Basso

Davide Roberto - Percussioni e Voce
http://www.davideroberto.net
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