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Anna Sabato è una cantante popolare salentina con oltre un decennio di esperienza nell’ambito della musica di riproposta.
L’originalità del suo timbro vocale, la sua intensa voce e la notevole presenza scenica sono solo alcuni rilevanti tratti musicali distintivi di Anna, caratteristiche che abbracciano e coinvolgono il pubblico di ogni età.
Nel 2021 debutta col suo personale progetto “Cantu de Lunedì”, un’idea inedita composta da 9 brani in vernacolo salentino. Una meravigliosa opera prima che nasce dal forte desiderio di raccontare vere storie personali e di personaggi del territorio natìo, eventi e luoghi storici divenuti simbolo del basso Salento, con un sound prettamente acustico che rispecchia e rinnova i canoni degli stili sonori della tradizione, senza però cadere nella pretenziosa ricerca della tradizione a tutti i costi ma piuttosto facendo emergere un autentico, virtuoso, lavoro di puro artigianato sonoro in cui gli arrangiamenti sono volti a far emergere la profondità dei testi.
Cantu de Lunedì è un lavoro desiderato e ricercato con passione e dedizione, sia dal punto di vista musicale che concettuale, frutto di una collaborazione (considerarla alchimia non è bizzarro ma è effettivamente più appropriato!) con l’eclettico, affermato polistrumentista e produttore siculo Leone Marco Bartolo (che ne ha curato gli arrangiamenti, il mixaggio e la produzione) e con l’autentica, poetica, graffiante penna dell’autore Giovanni Epifani (già vincitore di diversi importanti premi).
“Cantu de Lunedì è un filo di voce bagnato tra le labbra per attraversare la cruna di un ago. Viene annodato tra le dita per non perdersi in un banale pagliaio della vita. Questo filo del discorso, scioglie come un filo d’olio, ogni nodo in gola, recuperando il bandolo di una matassa aggrovigliata nel tempo.
Un gioco di parole, un passa parola, un passato di parole che pende sempre meno dalle nostre labbra. Una sfida da giocare sul filo di lana, tra le dita di più mani, riscoprendo vecchie forme, evitando nuovi intrecci.
Questo filo di voce, che parte dai primi suoni trasformati in parole, fino a srotolarsi come questa nostra lingua di terra in un mare ricco di significati, ha la figura della madre come spola per questa nuova trama. Madre terra, madre coraggio, madre di tutte le battaglie, come nell’inganno ordito ai danni di Otranto”. (G.E.)
Anna Sabato is a popular singer from Salento with over a decade of experience in the field of revival music.
The originality of her vocal timbre, her intense voice and her remarkable stage presence are just some of Anna's significant distinctive musical traits, characteristics that embrace and involve audiences of all ages.
In 2021 she debuted with her personal project "Cantu de Lunedì", an unpublished idea composed of 9 songs in the Salento dialect. A wonderful first work that was born from the strong desire to tell true personal stories and stories of characters from her native territory, events and historical places that have become symbols of the lower Salento, with a purely acoustic sound that reflects and renews the canons of traditional sound styles, without however falling into the pretentious search for tradition at all costs but rather bringing out an authentic, virtuoso, work of pure sound craftsmanship in which the arrangements are aimed at bringing out the depth of the lyrics.
Cantu de Lunedì is a work desired and sought after with passion and dedication, both from a musical and conceptual point of view, the result of a collaboration (considering it alchemy is not bizarre but is actually more appropriate!) with the eclectic, established Sicilian multi-instrumentalist and producer Leone Marco Bartolo (who took care of the arrangements, mixing and production) and with the authentic, poetic, scratchy pen of the author Giovanni Epifani (already winner of several important awards).
“Cantu de Lunedì is a thread of voice wet between the lips to pass through the eye of a needle. It is knotted between the fingers so as not to get lost in a banal haystack of life. This thread of speech, like a thread of oil, dissolves every knot in the throat, recovering the thread of a skein tangled over time.
A play on words, a word of mouth, a past of words that hangs less and less from our lips. A challenge to be played on the wool thread, between the fingers of many hands, rediscovering old forms, avoiding new entanglements.
This thread of voice, which starts from the first sounds transformed into words, until it unrolls like our tongue of land in a sea rich in meanings, has the figure of the mother as a shuttle for this new plot. Mother earth, mother courage, mother of all battles, as in the deception hatched to the detriment of Otranto”. (G.E.)
L’originalità del suo timbro vocale, la sua intensa voce e la notevole presenza scenica sono solo alcuni rilevanti tratti musicali distintivi di Anna, caratteristiche che abbracciano e coinvolgono il pubblico di ogni età.
Nel 2021 debutta col suo personale progetto “Cantu de Lunedì”, un’idea inedita composta da 9 brani in vernacolo salentino. Una meravigliosa opera prima che nasce dal forte desiderio di raccontare vere storie personali e di personaggi del territorio natìo, eventi e luoghi storici divenuti simbolo del basso Salento, con un sound prettamente acustico che rispecchia e rinnova i canoni degli stili sonori della tradizione, senza però cadere nella pretenziosa ricerca della tradizione a tutti i costi ma piuttosto facendo emergere un autentico, virtuoso, lavoro di puro artigianato sonoro in cui gli arrangiamenti sono volti a far emergere la profondità dei testi.
Cantu de Lunedì è un lavoro desiderato e ricercato con passione e dedizione, sia dal punto di vista musicale che concettuale, frutto di una collaborazione (considerarla alchimia non è bizzarro ma è effettivamente più appropriato!) con l’eclettico, affermato polistrumentista e produttore siculo Leone Marco Bartolo (che ne ha curato gli arrangiamenti, il mixaggio e la produzione) e con l’autentica, poetica, graffiante penna dell’autore Giovanni Epifani (già vincitore di diversi importanti premi).
“Cantu de Lunedì è un filo di voce bagnato tra le labbra per attraversare la cruna di un ago. Viene annodato tra le dita per non perdersi in un banale pagliaio della vita. Questo filo del discorso, scioglie come un filo d’olio, ogni nodo in gola, recuperando il bandolo di una matassa aggrovigliata nel tempo.
Un gioco di parole, un passa parola, un passato di parole che pende sempre meno dalle nostre labbra. Una sfida da giocare sul filo di lana, tra le dita di più mani, riscoprendo vecchie forme, evitando nuovi intrecci.
Questo filo di voce, che parte dai primi suoni trasformati in parole, fino a srotolarsi come questa nostra lingua di terra in un mare ricco di significati, ha la figura della madre come spola per questa nuova trama. Madre terra, madre coraggio, madre di tutte le battaglie, come nell’inganno ordito ai danni di Otranto”. (G.E.)
Anna Sabato is a popular singer from Salento with over a decade of experience in the field of revival music.
The originality of her vocal timbre, her intense voice and her remarkable stage presence are just some of Anna's significant distinctive musical traits, characteristics that embrace and involve audiences of all ages.
In 2021 she debuted with her personal project "Cantu de Lunedì", an unpublished idea composed of 9 songs in the Salento dialect. A wonderful first work that was born from the strong desire to tell true personal stories and stories of characters from her native territory, events and historical places that have become symbols of the lower Salento, with a purely acoustic sound that reflects and renews the canons of traditional sound styles, without however falling into the pretentious search for tradition at all costs but rather bringing out an authentic, virtuoso, work of pure sound craftsmanship in which the arrangements are aimed at bringing out the depth of the lyrics.
Cantu de Lunedì is a work desired and sought after with passion and dedication, both from a musical and conceptual point of view, the result of a collaboration (considering it alchemy is not bizarre but is actually more appropriate!) with the eclectic, established Sicilian multi-instrumentalist and producer Leone Marco Bartolo (who took care of the arrangements, mixing and production) and with the authentic, poetic, scratchy pen of the author Giovanni Epifani (already winner of several important awards).
“Cantu de Lunedì is a thread of voice wet between the lips to pass through the eye of a needle. It is knotted between the fingers so as not to get lost in a banal haystack of life. This thread of speech, like a thread of oil, dissolves every knot in the throat, recovering the thread of a skein tangled over time.
A play on words, a word of mouth, a past of words that hangs less and less from our lips. A challenge to be played on the wool thread, between the fingers of many hands, rediscovering old forms, avoiding new entanglements.
This thread of voice, which starts from the first sounds transformed into words, until it unrolls like our tongue of land in a sea rich in meanings, has the figure of the mother as a shuttle for this new plot. Mother earth, mother courage, mother of all battles, as in the deception hatched to the detriment of Otranto”. (G.E.)
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